Ha provocato oltre 200 morti, 271 secondo fonti mediche, il devastante raid lanciato da Israele contro Gaza e le strutture di Hamas e delle altre milizie palestinesi. Centinaia sarebbero invece i feriti di cui molti gravissimi. Fra le vittime anche molti bambini. L'operazione, ha dichiarato ieri sera il ministro della difesa Ehud Barak, ha lo scopo "di cambiare radicalmente la situazione" a Gaza per ridare la quiete alla popolazione israeliana minacciata dai razzi. "E' giunta l'ora di combattere - ha aggiunto - non voglio illudere nessuno: l'operazione non sarà facile e nemmeno breve
OFFENSIVA DI ISRAELE. Si tratta di uno degli attacchi più sanguinosi contro Gaza e il bilancio potrebbe aggravarsi ancora perché molte persone risultano ancora sotto le macerie e perchè il governo di Tel Aviv si è detto pronto a un attacco di terra. L'operazione, che ha il nome in codice 'Piombo fuso' intende costringere i gruppi armati a cessare totalmente i tiri di razzi sulla popolazione israeliana. E' di durata indefinita e potrebbe anche essere ampliata, secondo quanto ha riferito il ministro della Difesa israeliano Barak.
".
RICHIAMATI 6500 RISERVISTI. Il governo israeliano ha autorizzato oggi il richiamo alle armi di 6.500 riservisti, sia di unità combattenti sia della protezione civile. Lo ha riferito oggi a Gerusalemme una fonte governativa a conclusione della riunione del consiglio dei ministri. In precedenza il ministro della difesa Ehud Barak non aveva escluso la possibilità di un'operazione di terra, oltre a quella dell'aviazione in corso da ieri, contro Hamas.
AEREI L'aviazione israeliana ha colpito oggi a Gaza una trentina di obiettivi di Hamas, fra cui comandi militari, depositi di armi e postazioni per il lancio di razzi. Lo riferisce la radio militare secondo cui dall' inizio della operazione 'Piombo fuso' - avviata ieri - l'aviazione ha colpito 240 obiettivi diversi. La emittente ha aggiunto che da ieri i miliziani palestinesi di Gaza hanno sparato verso Israele circa 150 fra razzi e colpi di mortaio. La radio ha confermato che Hamas ha sparato oggi fra l'altro razzi Grad da 122 mm potenziati (equivalenti ai razzi katyuscia), dotati di una gittata di 40 chilometri. Di conseguenza il Comando delle retrovie israeliane ha adottato misure preventive per la difesa della popolazione civile anche a Beer Sheva, la principale città del Neghev che conta circa 200 mila abitanti.
CONFINE Nel pomeriggio sempre l'aviazione israeliana ha attaccato la zona di confine fra Gaza e il Sinai egiziano, in prossimità della città di Rafah. Lo riferiscono fonti locali secondo le quali l'obiettivo apparente di questo attacco sarebbero i numerosi tunnel scavati dai palestinesi nella sabbia, sotto al confine, per la traffico di armi e di svariati generi di consumo. Da tempo Hamas è impegnato nella supervisione di queste attività. Secondo le fonti sul posto ci sono feriti. Israele non ha ancora commentato queste notizie.
FUGA Palestinesi in fuga dalla striscia di Gaza sono riusciti nella zona di Rafah a superare il muro di confine e a passare nel Sinai, malgrado la attiva opposizione di guardie di frontiera egiziane. Secondo fonti locali, sul versante palestinese del muro di confine si affollano ormai un migliaio di palestinesi che in apparenza sono determinati a riparare nel Sinai.
28/12/2008 19:45
Fonte on line: L'Unione Sarda
domenica 28 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
L'Onda Di PieNa...del TeVere...
E' INIZIATA COSI...il 28 ottobre
DOPO UN MESE DI CONTINUA PIOGGIA LE PREVISIONI DEL CNR IERI TEMEVANO:
L'ANNUNCIATA CATASTROFE HA PROVOCATO DANNI E ALLARMI
48 ORE SI STATO DI CALAMITà: MILLE EVACQUATI, UN MORTO E UN DISPERSO
"La Capitale in ginocchio", "Il Tevere fa paura"...così titolavano i maggiori quotidiani nazionali in attesa dell'ondata di piena prevista per la giornata di ieri. Nonostante i disagi, le diviazioni e la maggior parte dei barconi del lungo fiume sganciatisi dagli ormeggi per la forte corrente e incastratisi sotto ponte sant'Angelo e nei pressi dell'Isola Tiberina, il Tevere ha deluso le aspettive di chi attendeva l'invasione delle acque in pieno centro. Zona Tiburtina totalmente allagata e l'Aniene che per ore ha tenuto protezione civile e pronto intervento in ansia alla fine ha rotto gli argini. Una donna morta in un sottopasaggio e un disperso il bilancio di 48 ore di stato di allerta.
DOPO UN MESE DI CONTINUA PIOGGIA LE PREVISIONI DEL CNR IERI TEMEVANO:
L'ANNUNCIATA CATASTROFE HA PROVOCATO DANNI E ALLARMI
48 ORE SI STATO DI CALAMITà: MILLE EVACQUATI, UN MORTO E UN DISPERSO
"La Capitale in ginocchio", "Il Tevere fa paura"...così titolavano i maggiori quotidiani nazionali in attesa dell'ondata di piena prevista per la giornata di ieri. Nonostante i disagi, le diviazioni e la maggior parte dei barconi del lungo fiume sganciatisi dagli ormeggi per la forte corrente e incastratisi sotto ponte sant'Angelo e nei pressi dell'Isola Tiberina, il Tevere ha deluso le aspettive di chi attendeva l'invasione delle acque in pieno centro. Zona Tiburtina totalmente allagata e l'Aniene che per ore ha tenuto protezione civile e pronto intervento in ansia alla fine ha rotto gli argini. Una donna morta in un sottopasaggio e un disperso il bilancio di 48 ore di stato di allerta.
venerdì 12 dicembre 2008
Non solo Tgcom ....ma anche Rai1...il Web 2.0 scavalca i ConFinI
sabato 29 novembre 2008
Nati Digitali, Avi 2.0 e Digital Divide. Il collasso del contesto
AVI ( Audio Video Interleave), il contenitore multimediale realizzato dalla Microsoft nel ’92 come formato standard di video per sistema operativo di windows, nel ’96 è stato integrato in un set di estensioni sviluppate da Matrox Open Dml, tramutandosi in quello che viene definito oggi Avi 2.0. Da quì è partita ieri la lunga conferenza dal titolo 'Nati Digitali' che ha visto alternarsi protagonisti ed esperti del settore in lunghe conversazioni e dibattiti. Particolare attenzione per il 'Digital Divise' che,secondo l'indicatore del Divario Digitale incluso nel «Globalization Index», il Nord America padroneggia Internet cinque volte più dell'Europa Occidentale con oltre il 60% dei cittadini connessi alla Rete, superato esclusivamente dalla Scandinavia. Non si tratta solo di una superiorità dedotta dalla percentuale di popolazione che ha occasione di navigare ma è un dato che tiene conto del numero di siti, di server e fornitori di collegamenti a Internet e quindi del grado di padronanza attiva del paese in questi settori. La rete è diventata parte integrante dell'economia statunitense. La new economy infatti impiega oltre tre milioni di lavoratori ed ha un tasso di crescita maggiore rispetto all'economia tradizionale nel suo complesso. Diverse imprese americane attive nei settori strategici delle nuove tecnologie hanno rinforzato sistematicamente la loro posizione dominante, contribuendo, in questo modo, a rinvigorire il processo di colonizzazione culturale che gli USA hanno iniziato ancora negli anni 50. Il tema del divario digitale è così entrato prepotentemente tra le priorità di organizzazioni internazionali, governi ed aziende multinazionali. Analizzata anche la Democratizzazione dei media, dove in analisi è stato preso un video amatoriale di una casalinga che iniziava con l'ironica frase: "Viviamo in una spelonca di ladri..."; frase che indica la dimensione spesso incontrallata di internet . E' qui che uno dei professori più noti del Kansans, Wesh ha parlato di collasso del contesto, di distortura della realtà dovuta ad avanzate tecniche di doppiaggio video e audio. Una nuova forma di interazione che spesso sfugge ad ogni forma di controllo, ma che per la nuove generazioni (nativi digitali) è la nuova forma di comunicazione ed interazione.
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martedì 25 novembre 2008
Sandro, una bella vita e...l'altra sinistra
"Che bella vita, Sandro", "Se ne va una persona vera"...così titolavano la scomparsa del giornalista Curzi le maggiori testate giornalistiche a sottolineare la personalità di un Uomo che ha dato tanto all'Italia. Un fiume di gente comune e rappresentati dela politica, amici e parenti hanno affollato la Protocamera del Campidoglio per dare l'ultimo saluto a Sandro. Una penna d'oro e un'intelligenza acuta e spigliata lo hanno accompagnato nella lotta ai suoi ideali e alle proprie ideologie. A tredici anni entra in contatto con gruppi della Resistenza antifascista capeggiati da Alfredo Reichlin insieme a Citto Maselli, i fratelli Aggeo e Arminio Ravioli. Il suo primo articolo è sull'"Unità clandestina" per raccontare l’assassinio di uno studente da parte di fascisti repubblichini, da lì la sua lunga carriera fino a giungere nel 1975 alla Rai attraverso un concorso per giornalisti di 'fama'. Il giornalismo e la politica le sue passioni che come pochi è riuscito a far combaciare in tutte le sue forme, evitando esaltazioni o pubblicità alla sua persona. Sandro, così lo ricordano tutti dopo aver letto per anni la sua firma su l'Unità. Rappresentava un'altra sinistra, quella combattuta e vissuta fino all'ultimo senza ripensamenti e che per il momento resta senza testimone passato. Si perchè Sandro era ineguagliabile. Sceso in piazza una settimana prima nonostante la malattia era felice, felice per quella vita tanto amata e consapevole che prima o poi avrebbe smesso di scrivere continuava a sorridere attaccato come non mai alla sua pipa. Ed è cosi che lo ricorderemo.Ciao Sandro!
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sabato 15 novembre 2008
Politica, elezioni e web: uno sguardo a quello che accade in giro per il mondo scoprendo realtà diverse, più innovative
La campagna elettorale statunitense ha usato uno degli elementi di maggiore attenzione e novità: internet. I siti dei candidati infatti non lasciavano nulla al caso investendo abbondantemente in forme di linguaggio e strumenti innovativi: chiarezza e personalità grafica, ampiezza dei contenuti, spazi di interazione, multimedialità, agenda news, piattaforme di social network con spazi per ogni singolo attivista. Una rivoluzione non televisiva ma web iniziata con la campagna di Howard Dean nel 2004 e che ha trovato alle primarie del 2008 un campo di affermazione ormai definitivo. Trentadue milioni di dollari raccolti da Barack Obama in una campagna tutta on line, una raccolta fondi emblematica che ha raggruppato milioni di americani davanti ad uno schermo ed una tastiera. Non solo l'America ma anche la Spagna ha utilizzato la rete dove troviamo i 'competitors' Josè Zapatero e Mariano Rajoy legati a Psoe (partito socialista operaio spagnolo) e PP (partito popolare) on line. I loro siti a difefrenza di quelli americani non tendono a dare una immagine innovativa ma a marcare i colori della propria bandiera e proprio partito. Nonostante l'approccio diverso le visite e i commenti ai loro post aumentavano di giorno in giorno. E' all'interno di tali contesti che possiamo dire che la presenza dei leader si manifesta. Cosa simile accadeva un anno fa in Francia con i siti di Sègolène Royal e Nikolas Sarkozy.Il primo diede ampissimo spazio alla piattaforma dei blog( una serie di social network, la 'sègosphere') a differenza del sito di Sarkozy centrato principalmente su quella che poi è stata definita la NSTV (televisione di Nikolas Sarkozy)che in poche ora rimandava i video dei discorsi elettorali. Per il Regno Unito è stata invece la Regina a dare qualche nuova idea ai futuri candidati visto che oltre a visitare la redazione di Google ha fatto i propri auguri ai sudditi utilizzando You Tube. Internet oramai non è solo una vetrina informativa ma una forma di interattività con la società. Rimane un interrogativo...l'Italia?No quì l'innovazione pare essere ancora legata solo ed esclusivamente alla personalità del leader...
Presidente Francese
Zapatero
Presidente Francese
Zapatero
giovedì 13 novembre 2008
Minacciato di morte il sindaco di Castel Volturno. La Mia Video Intervista.
Qualsiasi riproduzione o informazione non autorizzata di questa video intervista verrà denunciata alle autorità competenti e punita secondo le norme vigenti in materia. Per qualsiasi informazione lasciate un commento sotto il post e sarete contattati il prima possibile!Grazie!
Il nuovo 'Uomo coraggio'? Pare di si. Francesco Nuzzo, sindaco del comune di Castel Volturno ha ricevuto ennesime minacce dal clan dei Casalesi. Scritte sui muri del comune sono comparse negli scorsi giorni, scritte che incitavano il super latitante Setola e attentavano almeno verbalmente, l'incolumità del sindaco. Per il primo cittadino dell'ex litorale italiano più bello non è la prima volta ma a differenza di molti ha sempre rifiutato la scorta propostagli dagli inquirenti. Ma questa volta, pare dovrà accettare la presenza degli 'angeli custodi' al suo fianco. Ora l'ennesima provocazione alla quale risponde: "Non ho paura, non ho niente da dire alla Camorra ma non mi ricanderò a sindaco".
500 milioni di euro il vero obiettivo del Clan
Non Nuzzo, non il vicesindaco anch'egli sotto scorta, ma i fondi che dovrebebro giungere al comune di Castel Volturno sarebbero nel mirino della Camorra. Circa 500 milioni di euro sarebbero stati stanziati per la costruzione del nuovo porto della cittadina e per opere di ristrutturazione di vario genere. Soldi che per il sostentamento dei Casalesi sarebbero essenziali.
"Sono un magistrato, ritornerò ai miei studi. Non ho paura della Camorra ma non mi ricandiderò a sindaco".
Sono queste le parole rammaricate del Sindaco Nuzzo che alla fine del mandato non si ricandiderà. Spiega che è stata una bella esperienza ma che non comprende come le persone che intraprendono la 'professione di camorrista' non si rendano conto di avere una famiglia dei figli.
Le scritte sui muri: Viva Giuseppe Setola, Siamo con Setola, Nuzzo sei....
Per motivi che non spiego posso riportare solo queste poche frasi scritte di rosso sui muri del comune di Castel Volturno poichè le altre oltre a non avere senso, sono scadute nella volgarità e nel'ignoranza...
Il nuovo 'Uomo coraggio'? Pare di si. Francesco Nuzzo, sindaco del comune di Castel Volturno ha ricevuto ennesime minacce dal clan dei Casalesi. Scritte sui muri del comune sono comparse negli scorsi giorni, scritte che incitavano il super latitante Setola e attentavano almeno verbalmente, l'incolumità del sindaco. Per il primo cittadino dell'ex litorale italiano più bello non è la prima volta ma a differenza di molti ha sempre rifiutato la scorta propostagli dagli inquirenti. Ma questa volta, pare dovrà accettare la presenza degli 'angeli custodi' al suo fianco. Ora l'ennesima provocazione alla quale risponde: "Non ho paura, non ho niente da dire alla Camorra ma non mi ricanderò a sindaco".
500 milioni di euro il vero obiettivo del Clan
Non Nuzzo, non il vicesindaco anch'egli sotto scorta, ma i fondi che dovrebebro giungere al comune di Castel Volturno sarebbero nel mirino della Camorra. Circa 500 milioni di euro sarebbero stati stanziati per la costruzione del nuovo porto della cittadina e per opere di ristrutturazione di vario genere. Soldi che per il sostentamento dei Casalesi sarebbero essenziali.
"Sono un magistrato, ritornerò ai miei studi. Non ho paura della Camorra ma non mi ricandiderò a sindaco".
Sono queste le parole rammaricate del Sindaco Nuzzo che alla fine del mandato non si ricandiderà. Spiega che è stata una bella esperienza ma che non comprende come le persone che intraprendono la 'professione di camorrista' non si rendano conto di avere una famiglia dei figli.
Le scritte sui muri: Viva Giuseppe Setola, Siamo con Setola, Nuzzo sei....
Per motivi che non spiego posso riportare solo queste poche frasi scritte di rosso sui muri del comune di Castel Volturno poichè le altre oltre a non avere senso, sono scadute nella volgarità e nel'ignoranza...
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sabato 8 novembre 2008
OBAmA PrOTaGonISTa DeL CaMBIameNtO o Un 'PrOdOTTo' Di InTerNet?
Non solo intervista in diretta ma interazione con web cam
'Obama segue l'onda di Internet', 'Il candidato democratico Obama per le sue elezioni userà l'I Phone', 'Il candidato afroamericano ha assunto uno dei fondatori di Facebook per la campagna on line'...Questi i titoli che si sono rincorsi sulla rete Internet per mesi, acclamando 'la geniale' idea del nuovo Presidente degli Stati Uniti di usare il nuovo mezzo di comunicazione: la rete. Lo stesso Barack Obama ha definito questa applicazione come “...un modo per coninvolgere i nostri sostenitori nella campagna elettorale per cambiare il paese. Per i democratici l’uso di questa tecnologia sarà molto importante ai fini della vittoria finale e per crerare un vero e proprio impatto nel mondo della politica.". Con l'utilizzo di Facebook, un sito di social network che permette agli utenti di rimanere in contatto con i propri amici su internet scambiandosi indirizzi, esperienze e fotografie, Obama ha raccolto il novanta per cento dei suoi fondi da donazioni di meno di cento dollari fatte da gente comune. Il sito è stato una vera piattaforma operativa per la campagna su internet contenente il programma elettorale, informazioni personali e una serie di elementi interattivi. Ma non solo facebook, il candidato alle presidenziali ha utilizzato anche l’IPhone come ulteriore strumento di propaganda elettorale. Il software è stato sviluppato in tre settimane da alcuni volontari sostenitori dei democratici. Dal titolo “Obama 08″ ha una serie di funzioni, come quella “Call friends”, per far conoscere il programma elettorale dell'ex senatore dell'Illinois ai propri amici e contatti. L’applicazione era disponibile gratuitamente anche in Italia, tramite AppStore. Obama ha così raccolto 268 milioni di dollari e la gran parte attraverso Internet. Geniale anche l'idea della Cnn di intervistare i candidati non solo in diretta nazionale ma di permettere agli ascoltatori di intervenire da casa attraverso web cam. Il nuovo presidente Usa Barack Obama non è stato quindi 'il protagonista di un cambiamento' ma il 'prodotto' di una scelta: INTERNET.
Anche gli elogi e il ringraziamento al coraggio del nuovo presidente Americano sono giunti attraverso Internet, in un susseguirsi di video amatoriali e di professionisti che hanno intonato le note...Yes We Can...
'Obama segue l'onda di Internet', 'Il candidato democratico Obama per le sue elezioni userà l'I Phone', 'Il candidato afroamericano ha assunto uno dei fondatori di Facebook per la campagna on line'...Questi i titoli che si sono rincorsi sulla rete Internet per mesi, acclamando 'la geniale' idea del nuovo Presidente degli Stati Uniti di usare il nuovo mezzo di comunicazione: la rete. Lo stesso Barack Obama ha definito questa applicazione come “...un modo per coninvolgere i nostri sostenitori nella campagna elettorale per cambiare il paese. Per i democratici l’uso di questa tecnologia sarà molto importante ai fini della vittoria finale e per crerare un vero e proprio impatto nel mondo della politica.". Con l'utilizzo di Facebook, un sito di social network che permette agli utenti di rimanere in contatto con i propri amici su internet scambiandosi indirizzi, esperienze e fotografie, Obama ha raccolto il novanta per cento dei suoi fondi da donazioni di meno di cento dollari fatte da gente comune. Il sito è stato una vera piattaforma operativa per la campagna su internet contenente il programma elettorale, informazioni personali e una serie di elementi interattivi. Ma non solo facebook, il candidato alle presidenziali ha utilizzato anche l’IPhone come ulteriore strumento di propaganda elettorale. Il software è stato sviluppato in tre settimane da alcuni volontari sostenitori dei democratici. Dal titolo “Obama 08″ ha una serie di funzioni, come quella “Call friends”, per far conoscere il programma elettorale dell'ex senatore dell'Illinois ai propri amici e contatti. L’applicazione era disponibile gratuitamente anche in Italia, tramite AppStore. Obama ha così raccolto 268 milioni di dollari e la gran parte attraverso Internet. Geniale anche l'idea della Cnn di intervistare i candidati non solo in diretta nazionale ma di permettere agli ascoltatori di intervenire da casa attraverso web cam. Il nuovo presidente Usa Barack Obama non è stato quindi 'il protagonista di un cambiamento' ma il 'prodotto' di una scelta: INTERNET.
Anche gli elogi e il ringraziamento al coraggio del nuovo presidente Americano sono giunti attraverso Internet, in un susseguirsi di video amatoriali e di professionisti che hanno intonato le note...Yes We Can...
mercoledì 5 novembre 2008
YeS He CaN
'Sperare e Ricostruire'
"Se c’è ancora qualcuno là fuori che dubita del fatto che l’America sia il posto dove tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri Padri sia vivo oggi, che ancora si interroga sul potere della nostra democrazia, stasera ecco la risposta"(Barack Obama)
'I Have a Dream'
"Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò ed andò ad aprire e vide che non c'era nessuno" (Martin Luther King)
martedì 4 novembre 2008
Questo primo Video riprende una conversazione telefonica tra i super latitanti MiChele Zagaria e Antonio Iovine con il mio'maestro' e collega per tre anni...Carlo Pascarella(giornalista professionista casertano), colui che mi ha 'iniziato' ad un giornalismo giudiziario che studia un mondo che purtroppo...il resto della società ignora!......Praticamente un Mondo che Non Vorrei...!
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lunedì 3 novembre 2008
L'aSsuRdo di TreNi ITalia...Un ViaggIo OFF LIMITS...La MiA RiPrEsa
Innanzitutto mi scuso per non aver realizzato qualche intervista ma la batteria del mio cellulare mi avrebbe abbandonato a momenti, quindi ho deciso di far vedere il più possibile.Punto di partenza la stazione ferroviaria di Roma Termini, 31 ottobre 2008,viaggio della speranza! Tra un mare di gente riesco a fare il biglietto per tornare a casa ma subito noto che manca la prenotazione, senza contare che la tecnologia (la macchina per emissione biglietti) mi ha rubato ben 48 euro...mha! Comunque proseguo per il binario 10 e neanche a dirlo è chiuso per lavori in corso! Fino all'ultimo secondo non viene annunciato il binario e appena sul tabellone delle partenze compare il numero 12 ecco che inizia la rincorsa al posto! Riesco a salire su un vagone qualsiasi visto che non ho prenotazione (nonostante l'abbia pagata) e i miei occhi non credono a quello che vedono! Non mancano i posti a sedere MA I POSTI PER STARE IN PIEDI...Dopo 35 minuti di attesa il treno parte e la condizione di viaggio pare ai limiti dell'assurdo! Ben 12persone strette traleporte che uniscono laprimae la seconda classe,costtrette a subire non solo un rumore assordante dei binari ma a rischiare la propria incolumità vistalaprecarietàdei bulloni dellepedane!I piu fortunati son riusciti a sedersi sul lavadino del bagno( vedi video) costringendo i piu sfortunati (io) a subire un via vai di odori a tal punto che ilmio naso non funzionava piu! Ildisagioera per lopiùper bambini e anziani bloccati nei corridori tra valigie e muri di persone nervose e strepitanti! Detinazione del treno Napoli Centrale con tre fermate intermedie: Latina, Formia e Aversa dove per cause a me ignote non è sceso nessuno! Potrei continuare a scrivere ma sarebbe inutile...a voi la visione dell'ennesimo video di trenitalia che nell'ultimo mese ha aumentato biglietti e abbonamenti per garantire un servizo MIGLIORE...Mi scuso per non aver scritto un articolo a riguardo ma credo che le immagini commentino già abbastanza! Dimenticavo: il biglietto per un ora e mezzo di viaggio in queste condizioni è costato 20 euro!
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mercoledì 29 ottobre 2008
Il FuTurOo Non e' Piu QueLlo Di Una VolTa...Ma NeaNche Il PreSente
Lavoro, proteste, manifestazioni,alcol, droga, omicidi e suicidi...Sono queste le parole che padroneggiano nella cronaca quotidiana riportandoci a quale sia oggi il nostro presente. Il pensiero corre cosi al futuro, ad una proiezione di se stessi tra minimo dieci anni. Tutti si vedono con un lavoro stabile ed una famiglia ma poi precisano che vorrebbero "..almeno questo". E' si, vorrebbero è la parola che risuona maggiormente perchè oggi la 'nuova società', i giovani, non vedono un futuro certo. Un tempo c'era il lavoro ereditato dai genitori, la piccola azienda che mirava ad ingrandirsi, l'immaginario collettivo di una popolo in continua evoluzione con la creazione di nuove assunzioni e perchè no, anche la probabilità di scegliere un lavoro, quello piu adatto alle proprie conoscenze e capacità. Da quì la nascita di nuovi corsi di laurea per specializzare al meglio i giovani nei vari settori; corsi di laurea creati appositamente per il futuro. Ed ora? Bhe...ora niente piu...la laurea ha acquistato la stessa valenza di un titolo di scuola primaria se non correlato di master, specializzazioni e corsi tra i piu disparati. Ma il futuro non può essere solo lavoro quindi analizziamo qualche altro settore...La scuola? Oggi tutto in subbuglio, tutti in rivolta per il taglio alla ricerca e neanche a farlo apposta la riduzione di posti di lavoro come insegnati. Cambiamo di nuovo settore...l'amore? Tra matrimoni e divorzi oramai la differenza non c'è quasi piu. Chi si sposa per tutelarsi sottoscrive la divisione dei beni ed il futuro marito, o moglie, indispettito della scelta del proprio compagno/a annuncia decide di rinviare il matrimonio per 'motivi tecnici', matrimonio che probabilmente non si farà piu. Potremmo continuare all'infinito ma a questo punto mi chiedo: Se è questa la società che ci viene descritta, raccontata, tramandata e analizzata tutti i giorni, e noi apparteniamo a questa società, noi chi siamo? Chi saremo? In cuor nostro in realtà parliamo dei piu disparati problemi di oggi ma sempre con distacco, ne parliamo in prima persona per essere coinvolti all'interno di una conversazione con la conquilina o l'amico ma dentro di noi ci convinciamo che noi non vi apparterremo...peccato che in passato, pensando al nostro futuro, non avremmo mai pensato di distaccarci dal presente!
giovedì 16 ottobre 2008
Caso Alitalia, 'Meglio falliti che in mano a questi banditi'
La cordata raggruppata dall'Ad di Intesa Sanpaolo Corrado Passera comunicò a Letta quello che poco dopo fu lanciato dalle agenzie di stampa: Cai non vedeva le condizioni per proseguire la trattativa. La decisione di Cai di far saltare il tavolo di trattative in corso per il futuro di Alitalia fu probabilmente una mossa per forzare la mano ai sindacati e passare la patata bollente delle responsabilità di un eventuale fallimento nel loro campo. Questo almeno stando a quanto spiegarono alcune fonti aggiungendo che Cai prese atto della mancanza di condizioni per proseguire le trattative dopo che alcuni rappresentanti sindacali avevano ipotizzato la possibilità di una contro proposta.Indicativo il fatto che un portavoce di Cai nella dichiarazione che ha sancito l'interruzione delle trattative aggiunse: "evidentemente non ci si rende conto della drammatica situazione di Alitalia e della necessità di profonda discontinuità rispetto al passato che il piano di salvataggio richiede".Applausi e cori del tipo: "Meglio falliti che in mano a questi banditi", intonati poco dopo la notizia del ritiro della trattaiva, indignarono mezza Italia.La categoria più critica fu proprio quella dei piloti che non accettava non solo la diminuzione dello stipendio ma l'aumento delle ore di volo, nascondendosi dietro la clausola dell'esubero. Il problema Alitalia non solo rimane ancora irrisolto ma dietro potrebbe esistere un problema ben più grave: le emittenti nazionali hanno lanciato la notizia del fallimento di quella considerata da anni l'azienda italiana per eccellenza con un buco di cassa da milioni e milioni di euro quando oramai era troppo tardi. Questo induce a pensare che lo zampino del Governo, ovviamente, non viene a mancare. Pochi infatti sanno che la politica nel caso Alitalia non dovrebbe entrarci. Esiste infatti una commissione straordinaria per le imprese in fallimento che rimette le decisioni a riguardo in mano ad un giudice. Con il commissariamento, Alitalia è stata salvata dal fallimento è una falsa dicitura perchè il commissariamento, cioè l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria con la nomina di un commissario, è il fallimento della grande impresa (200 dipendenti e oltre), quando è insolvente. Questa è la legge, con varie modifiche, sin dal lontano 1979. Anche senza il recente decreto-legge, dunque, Alitalia sarebbe stata “commissariata”.
La legge prevede che in questi casi l’attività d’impresa venga proseguita, cioè che gli aerei vengano fatti volare. A parte il controllo politico, non c’è comunque grande differenza fra amministrazione straordinaria e fallimento. Effetto normale di entrambe è:la protezione del patrimonio dell’impresa dalle azioni di recupero dei creditori;la prededuzione (o “superpriorità”), rispetto a tutti gli altri creditori delle spese sostenute dopo la sua apertura e il pagamento dei creditori, alla pari fra loro (salvo ipoteche o altri titoli di preferenza), con tutto l’attivo che si è riusciti a realizzare.La comunicazione è un dato importante venuto a mancare nell'arco del tempo e concretizzatasi quando oramai era troppo tardi. Scelta fatta per non allarmare o indignare l'opinione pubblica. Il video ritrae un momento fondamentale della vicenda e dimostra come, probabilmente, la maggior parte dei dipendenti Alitalia non fosse a conoscenza di quali ipotesi possibili per il salavataggio dell'azienda ci fossero dietro quella trattaiva fallita. Fatto sta che l'azienda italiana, attualmente, rimane ancora allo sbaraglio. Un video semplice che non meriterebbe neanche commenti. Un ulteriore schiaffo alla disoccupazione da parte di chi, considerato 'alta categoria', non accetta modifiche al proprio contratto di lavoro.
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